(ANSA) – NAPOLI, 10 MAR – Silvio berlusconi, Gianfranco Fini, Stefano Caldoro, Alessandra Mussolini ed Italo Bocchino compongono il cappello di lista del Pdl nella circoscrizione di Campania 1. In lista anche i deputati uscenti Luigi Cesaro, Paolo Russo e Pina Castiello, il senatore Giuseppe Scalera dei Liberaldemocratici di Lamberto Dini, l’ex Udc Giampiero Catone. Tra gli esponenti della societa’ civile il magistrato Alfonso Papa, l’ex prefetto di Caserta, Maria Elena Stasi, ed il capitano Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare.
Esclusi i parlamentari uscenti Antonio Martusciello, Claudio Azzolini, Gianfranco Laurini, Emiddio Novi, Alfredo Vito e l’ex questore di Napoli Franco Malvano.(ANSA).
E ADESSO… AVANTI TUTTA
Certo, rimane sempre un pò di amaro in bocca, soprattutto tra i compagni di quelle regioni come la Calabria dove più marcata è la presenza organizzata dei socialisti, ma non per questo si è propensi ad abbassare la guardia. Al contrario, anche i compagni che si aspettavano un più gratificante riconoscimento del ruolo e delle scelte (non improvvisate) di schieramento del Nuovo PSI, e che, a caldo, si sono sentiti un pò mortificati, sanno perfettamente che le attività corsare, effettuate nel popolo socialista e contro di esso, dai vari soggetti che si chiamano Boselli, Bobo o GDM, ci hanno purtroppo ridotto sensibilmente nel peso e nell’incidenza.
Aver ottenuto che il Segretario del Partito, Stefano Caldoro, sia capolista in uno dei collegi della Campania è un riconoscimento splendido che ci inorgoglisce e ci permette, assieme alla riconferma dell’uscente on. Lucio Barani, di mantenere vivo e vegeto quel fiore, il Garofano, che dobbiamo saper consegnare alle nuove generazioni con tutto il bagaglio di riformismo che solo i socialisti sono capaci di interpretare positivamente nell’interesse dell’intero Paese.
Per questo risultato, bisogna anche ricordarlo, nessuno, incluso Silvio Berlusconi, ci ha chiesto di scioglierci nel Partito unico che andrà a realizzarsi nel prossimo autunno, e nessuno ci ha imposto di rinunciare alla nostra identità ed alla nostra autonomia. Ma anche per questo dobbiamo saperci rimboccare le maniche e contribuire, col massimo impegno, alla splendida vittoria che attende, il 13 e 14 aprile prossimo, il Popolo delle Libertà . Non tanto per dimostrare quanto si è stati ingenerosi col Nuovo PSI, soprattutto in Calabria (dove il risarcimento potrà avvenire subito dopo la tornata elettorale), ma per continuare quel cammino di ricostruzione delle nostre strutture organizzative che possono gratificare il popolo socialista, e far guardare in avanti con sufficiente speranza.
Il riconoscimento riservato al Segretario Nazionale segna, comunque, una evidente differenziazione con quanto la sinistra e Walter Veltroni hanno riservato ai socialisti dello Sdi o della cosiddetta, ma ormai defunta, Costituente. Si possono fare tutti i salti acrobatici del mondo, per tentare di dimostrare il contrario, ma nessuno sarà in grado di negare che nel Parlamento italiano sarà rappresentato solo il Nuovo PSI autonomista. Sarebbe ora, allora, che Bosellie & avviassero quella profonda riflessione capace di farli uscire dallo stato di presunzione intellettuale, o di sudditanza politica, che, in questi anni, hanno, di fatto, bloccato la ricostruzione del Nuovo Partito Unico dei Socialisti.
Intanto, adesso… avanti tutta. Il 13 e 14 aprile si vota anche per eleggere i Consigli Provinciali e Comunali e l’ Assemblea Regionale della Sicilia. E in molte realtà la presenza del nostro simbolo ci offre la migliore occasione per poterci contare. L’impegno del nostro quadro dirigente deve essere massimo e senza tentennamento alcuno. Non basta, infatti, la battaglia mediatica che sarà realizzata nei salotti televisivi o col battage pubblicitario, nei trenta giorni che ci stanno davanti, ma l’esperienza ci insegna che è fortemente necessario il contatto diretto e l’approccio individuale.
Abbiamo il grande compito di rendere visibili i valori che ci tengono uniti nella coalizione, e i programmi chiari e netti che anche il Nuovo PSI vuole realizzare per far rialzare l’Italia dal declino a cui l’aveva condannato l’armata Brancaleone.
Giovanni ALVARO
Reggio Calabria, 10.3.2008
PDL: LISTE; ECCO I CAPILISTA E LE ‘TESTE DI LISTA’
(ANSA) – ROMA, 9 MAR – Michela Vittoria Brambilla ‘testa di lista’ in Emilia Romagna alla Camera (ovvero prima alle spalle di Silvio berlusconi e Gianfranco Fini, che sono in tutte le regioni i numeri 1 e 2 per Montecitorio) e stessa posizione per Mara Carfagna in ‘Campania2′, mentre Franco Frattini e’ ‘testa di lista’ in Friuli e Lamberto Dini solo terzo al Senato (nel Lazio) alle spalle di Marcello Pera e di Maurizio Gasparri. Sono alcuni dei nomi che compaiono nella lista definitiva delle candidature chiuse in serata a via dell’Umilta’ e diffuse da fonti di Forza Italia.
Fra le teste di serie, compaiono Maurizio Scelli, ‘testa di lista’ in Abruzzo alla Camera; Domenico Viceconte, capolista al Senato in Basilicata; Stefano Caldoro e Alessandra Mussolini, rispettivamente numeri 3 e 4 in Campania; Carlo Giovanardi, capolista in Senato in Emilia Romagna.
Fabrizio Cicchitto, numero 4 dopo Gianni Alemanno (An) in ‘Lazio 1’; mentre nel ‘Lazio 2’ il ‘testa di lista’ e’ l’azzurro Rocco Crimi e al numero 4 compare Giorgia Meloni (An).(SEGUE
Noi sempre coerenti, Boselli invece un’opportunista
Da sempre ci siamo battuti per mantenere alta l’identità e l’autonomia, ricercando in più occasioni la possibilità di una ricomposizione di tutte le anime della diaspora Socialista.
In tutte le occasioni Boselli ha preferito nascondersi sotto altre sigle propendendo per scelte opportunistiche.
Adesso, viceversa, in un quadro politico completamente nuovo, è stato obbligato a fare una battaglia di rappresentanza che lo porterà all’estinzione.
Il Nuovo PSI ha scelto di continuare ad esistere partecipando al progetto della coalizione che vede il PDL protagonista.
Eleggere una rappresentanza parlamentare per continuare a tenere alti gli ideali riformisti
Questo è quello che i Parlamentari Socialisti continueranno a fare una volta eletti.
Saranno i continuatori degli ideali di Craxi e rappresenteranno orgogliosamente tutti i Socialisti dichiarandosi disponibili a rappresentare anche le istanze di coloro i quali non saranno presenti in Parlamento
PDL: SPEDALE (NPSI), BERLUSCONI PUO’ CONTARE SUI SOCIALISTI
(ANSA) – ROMA, 5 MAR – ‘L’identita’ e l’autonomia sono cio’ che ognuno di noi riesce a mantenere della propria storia. Non e’ solo una rappresentazione della simbologia ma uno stato d’animo’. Lo sottolinea Franco Spedale, vicesegretario nazionale del nuovo psi.
‘I Socialisti del nuovo psi sono pronti – sottolinea – ad affrontare questa nuova battaglia, anche partecipando al progetto del Pdl, come ha sottolineato il Presidente berlusconi in una condizione di pari dignita’, pronti a dare il proprio contributo per un Paese migliore, piu’ nuovo, piu’ giusto. La difficile scommessa di rimettere in sesto questo Paese è di quelle che non si possono rifiutare’.
‘Cosi’ come in tutte le situazioni difficili i Socialisti sono pronti a fare la loro partita. berlusconi potra’ contare – conclude Spedale – sulla nostra presenza di qualita”.
NOTA POLITICA DELLA SEGRETERIA VENETA
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Facendo seguito alle risultanze dell’ultima Direzione Nazionale, così come apparse sul sito ufficiale ieri c.m., si è riunita la Segreteria Veneta scrivente per ribadire quanto segue :
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1) Si condivide il documento votato all’unanimità in quella occasione, fermo restando che l’unità del Npsi rappresenta un ulteriore sostegno all’iniziativa del nostro Segretario Nazionale;
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2) Circa l’ultimo comma che recita “ Per quanto attiene alle elezioni amministrative la DN invita le federazioni competenti per territorio a negoziare le alleanze secondo gli orientamenti definiti nei vari congressi territoriali o dagli stessi organismi preposti a tali decisioni “, la scrivente se ne farà interprete quanto prima promuovendo e realizzando quelle iniziative ritenute più idonee ed opportune per garantire al NPsi i migliori risultati politici, possibilmente acquisibili, per confermarsi e crescere sul territorio. Pertanto, coerenti con la loro storia che li vide fautori e sostenitori delle Regioni e del decentramento dello Stato, il Npsi Veneto appoggerà quelle forze, partiti o movimenti, autenticamente autonomisti e federalisti.
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Per la Segreteria Regionale
                                                                           Il Segretario
                                                                          Angelino Masin
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veltroni:chi è costui
Il re di tutti i bugiardi Fermatevi 30 secondi e guardate il video su You-Tube che la dice lunga sulla serietà di chi aspira a diventare Presidente del Consiglio! Una bella faccia di bronzo! O meglio una bella faccia di Veltroni!
Clicca su http://it.youtube.com/watch?v=xlyt_wcJowc e goditi il video (se non riesci a vederlo scarica il piccolo programma presente sul sito di You-Tube).
Complimenti Veltroni, davvero una magnifica interpretazione!
Un saluto.
Giovanni Bertoldi
LE SETTE ‘MISSIONI’ DEL PdL SENZA IL ‘MA ANCHE’
Dodici pagine di programma, firmate PdL; 281 pagine, a suo tempo, firmate dall’armata di Prodi. Nelle dodici pagine le ‘sette missioni’ da realizzare per far rialzare l’Italia; nelle altre il tutto e il contrario di tutto con l’obiettivo di mettere d’accordo il diavolo e l’acquasanta. Se si vuole, è stata un’anticipazione del ‘non solo ma anche’ veltroniano, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un’Italia al declino, tartassata dalla pressione fiscale, ferma nelle realizzazioni, preda delle emergenze sanità e rifiuti, senza bussola per quanto riguarda sicurezza e giustizia, ostaggio di una banda di occupatori del potere.
Quello ch’è stato fatto nei due anni passati è la logica conseguenza di un ondeggiamento continuo senza possibilità d’approdo reale. Ed è il film che l’Italia sarà costretta a rivedere qualora, per pura follia collettiva, dovesse vincere il confronto elettorale quel Veltroni del ‘si può fare’, perché pur avendo deciso di liquidare la sinistra di lotta e di governo e il verde dal sorriso ebete, ha avuto la capacità di ricostruirsi alleati antagonisti conditi dal giustizialismo dipietresco.
Alla luce dei fatti è abbastanza chiaro che le 281 pagine (che quasi nessuno ha letto), opera omnia enciclopedica, erano solo fumo negli occhi per l’opinione pubblica, ed erano dedicate solo ai singoli alleati per tenerli buoni accontentandoli tutti, non certamente per governare. L’attività del governo Prodi, infatti, si è risolta nello sfilacciare, come la tela di Penelope, quanto di buono era stato varato dal precedente governo diretto da Silvio Berlusconi. Sotto il maglio del nichilismo sono caduti, tra l’altro, la riforma della scuola, quella pur timida della giustizia, e le opere pubbliche come la Tav e il Ponte sullo Stretto. Se per costruire 36 riforme ci son voluti ben 5 anni di attività governativa, per distruggerle sono bastati poco meno di due anni, per cui i libri di storia ricorderanno il Governo Prodi come il Governo della ‘demolizione’.
Le dodici pagine delle ‘missioni’ presentate alla stampa nei giorni scorsi, anche perché poche, avranno il pregio di farsi leggere da milioni di cittadini, e sono indirizzate soprattutto ad essi, non certamente ai singoli alleati che, a differenza dell’armata prodiana, hanno in comune la stessa visione della realtà e gli stessi obiettivi da realizzare. Ci sono, naturalmente sensibilità diverse sui singoli argomenti, ma il sottofondo su cui si reggono coglie in pieno sia il comune denominatore degli alleati che, per quanto ci riguarda, le sensibilità del Nuovo PSI di Stefano Caldoro che sono indirizzate, da tempo, verso una politica riformista capace di rimettere in carreggiata l’intero Paese.
Dodici pagine, sette ‘missioni’, programma di lunga lena per GOVERNARE veramente l’Italia. La concretezza dell’essere rispetto all’evanescenza dell’apparire. E’ per questo che abbiamo scelto di stare nel fronte moderato. Per questo continueremo, senza alcun disagio, a stare con gli attuali alleati. Il resto è chiacchiera da bar Sport. I socialisti di Stefano Caldoro lasciano ad altri le distinzioni accademiche tra destra e sinistra, e lavoreranno per il rilancio dello sviluppo, il sostegno alle famiglie, la sicurezza e la giustizia giusta per i cittadini, i servizi moderni superando le emergenze sanità e rifiuti, una nuova attenzione per il Mezzogiorno e il federalismo solidale che non sarà divisione.
Per questo gli elettori socialisti e i dirigenti di base del Partito vogliono che il Nuovo PSI sia schierato così come deciso dal Congresso e, contemporaneamente, sia adeguatamente rappresentato in Parlamento.
Giovanni ALVARO
Reggio Calabria 03.03.2008
SONDAGGI: IPR; PDL STATICO, MA PD RESTA INDIETRO …+RPT+
(RIPETIZIONE CORRETTA ALL’ULTIMA RIGA) (ANSA) – ROMA, 3 MAR – La coalizione di berlusconi e’ in un momento di stasi, mentre quella di Veltroni e’ in crescita, rimanendo pero’ staccata di 7 punti. E’ quanto emerge dal sondaggio che l’Istituto IPR Marketing, diretto da Antonio Noto, ha effettuato il 28-29 febbraio per conto di Repubblica.it (intervistando, con il sistema telefonico Cati un campione di 2.000 soggetti – rappresentativo per eta’, sesso ed area di residenza della popolazione maggiorenne residente in Italia) analizzando le intenzioni di voto alla Camera.
In questa occasione, oltre l’analisi sulle intenzioni di voto, il sondaggio ha misurato anche il potenziale elettorale massimo, cioe’ l’indice di probabilita’ di crescita che ciascun partito potra’ avere se tutti coloro i quali che oggi sono indecisi ed al contempo dichiarano di prendere in considerazione il voto ad un partito, il 13 aprile voteranno effettivamente quello stesso partito oggi preso in considerazione.
La distanza tra le coalizioni di Veltroni e berlusconi rimane significativa, tuttavia si conferma la tendenza di crescita della coalizione guidata dal leader democratico.
Questi i risultati attuali e potenziali per i diversi schieramenti e candidati premier, tenendo conto che 1,6% va ad altri partiti mentre gli indecisi sono il 20%.
PD (VELTRONI).
Al momento il Pd (con i Radicali) e’ al 32%, mentre l’Italia dei Valori arriva al 4%: in totale arriva quindi al 36%.
Per il Partito Democratico, il potenziale elettorale massimo attuale arriva al 37%, mentre l’Idv puo’ salire fino al 6%. In totale la potenzialita’ arriva al 43%: ‘E’ da notare quindi – rileva l’Ipr – che se il Pd riuscisse a raccogliere tutto il proprio potenziale (il 5%), bloccando la coalizione del Pdl agli attuali livelli di consenso, si potrebbe arrivare effettivamente ad un pareggio’.
PDL (berlusconi).
Ora il Popolo della Liberta’ e’ al 38%, mentre la Lega Nord si attesta al 4,5% e il Mpa allo 0,5%: in totale e’ quindi al 43%, ‘a conferma di un momento di stasi della coalizione guidata da berlusconi’.
E’ da considerare, pero’, che il potenziale massimo per il Pdl arriva fino al 43%, mentre i leghisti possono contare su un obiettivo del 6% e il Mpa all’1%. Il potenziale massimo della coalizione e’ quindi del 50%.
UDC (CASINI).
L’Udc, dopo l’accordo definito con la formazione della Rosa Bianca, si trova al 7%.
Il massimo elettorale per la coalizione centrista guidata da Pier Ferdinando Casini e’ calcolato al 12%.
UDEUR (MASTELLA).
L’Udeur si trova allo 0,3%.
La sua potenzialita’ massima e’ l’1%.
SINISTRA ARCOBALENO (BERTINOTTI).
La Sinistra Arcobaleno subisce un lieve flessione, che fa scendere la formazione guidata da Fausto Bertinotti al 7,5%.
Per l’Ipr ha pero’ una possibilita’ di crescita molto forte, che potrebbe portarli sostanzialmente a raddoppiare i propri consensi (14%).
SINISTRA CRITICA (D’ANGELI).
La formazione di Cannavo’ e Turigliatto che ha presentato come candidata premier Flavia D’Angeli e’ accreditata dello 0,1%.
Per l’Ipr il massimo cui puo’ arrivare e’ lo 0,2%.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI (FERRANDO).
Il movimento di Marco Ferrando e’ allo 0,5%.
Il potenziale massimo e’ l’1%.
PARTITO SOCIALISTA (BOSELLI).
I socialisti sono accreditati dell’1,5%.
Secondo l’Ipr, pero’, il suo potenziale puo’ farli salire fino al 5%.
LA DESTRA-FIAMMA TRICOLORE (SANTANCHE’).
Il partito guidato da Francesco Storace al momento puo’ contare su un 2,5%.
L’Ipr gli assegna un potenziale del 5%.
(ANSA).
DOCUMENTO
( INVIATO IN DATA ODIERNA A MEZZO EMAIL)
Al Segretario Nazionale
e pc ai membri della Segreteria
Loro recapiti
DOCUMENTO
L’apparentamento ufficiale della Dc col suo simbolo al Ppdl
non consente alibi di sorta per richiedere un trattamento paritetico.
La salvaguardia dell’autonomia e dell’identità hanno adesso
margini politici di fattibilità .
I sottoscrittori del presente documento, riconfermando ed allargando la delega esplorativa assegnata al Segretario Nazionale dalla Direzione del 29 2 u.s., invitano ed impegnano lo stesso a realizzare ogni tentativo per conquistare questo importantissimo risultato politico nelle prossime trattative con il Ppdl e Berlusconi in particolare.
Nell’occasione non andrà sottaciuta né ridotta l’importanza della lista di Boselli, che, in nostra assenza, rappresenterà l’unico riferimento visibile per l’elettorato socialista, depauperando, in tal senso, la potenzialità d’attrazione della coalizione di centrodestra progressista.
Nel rifiuto dell’apparentamento, che di fatto ci discrimina, il partito dovrà conseguentemente ricercare, in piena autonomia, quelle soluzioni politiche che privilegino innanzitutto la presenza del suo simbolo e la salvaguardia della sua identità passata, presente e futura.
E’ evidente che qualsiasi rinuncia rispetto a questo mandato creerà , di fatto,i presupposti per un ulteriore scollamento all’interno del nostro partito.
Firmato: Angelino Masin Segretario Veneto; Orazio Adorni Segretario Lombardia; Franco Gaggia Segretario Trentino Alto Adige; Lauretta Iuretig Segretaria Friuli Venezia Giulia; Antonio Pinna Segretario Liguria; Giovanni Bertoldi Segretario Emilia Romagna; Dora Longo Segretario Fed.ne Torino; Endrio Carelli Segretario Fed.ne Milano;Sandro Zaffiri Segretario Marche; Damiano De Punzio Segretario Puglia; Silvio D’Arco Segretario del Lazio;
( alcuni segretari regionali sono stati finora irreperibili; aggiorneremo più avanti sulle ulteriori adesioni )
 DOCUMENTO INVIATO IN DATA ODIERNAL
Al Segretario Nazionale
e pc ai membri della Segreteria
Loro recapiti
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DOCUMENTO
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L’apparentamento ufficiale della Dc col suo simbolo al Ppdl
non consente alibi di sorta per richiedere un trattamento paritetico.
La salvaguardia dell’autonomia e dell’identità hanno adesso
margini politici di fattibilità .
I sottoscrittori del presente documento, riconfermando ed allargando la delega esplorativa assegnata al Segretario Nazionale dalla Direzione del 29 2 u.s., invitano ed impegnano lo stesso a realizzare ogni tentativo per conquistare questo importantissimo risultato politico nelle prossime trattative con il Ppdl e Berlusconi in particolare.
Nell’occasione non andrà sottaciuta né ridotta l’importanza della lista di Boselli, che, in nostra assenza, rappresenterà l’unico riferimento visibile per l’elettorato socialista, depauperando, in tal senso, la potenzialità d’attrazione della coalizione di centrodestra progressista.
Nel rifiuto dell’apparentamento, che di fatto ci discrimina, il partito dovrà conseguentemente ricercare, in piena autonomia, quelle soluzioni politiche che privilegino innanzitutto la presenza del suo simbolo e la salvaguardia della sua identità passata, presente e futura.
E’ evidente che qualsiasi rinuncia rispetto a questo mandato creerà , di fatto,i presupposti per un ulteriore scollamento all’interno del nostro partito.
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Firmato: Angelino Masin Segretario Veneto; Orazio Adorni Segretario Lombardia; Franco Gaggia Segretario Trentino Alto Adige; Lauretta Iuretig Segretaria Friuli Venezia Giulia; Antonio Pinna Segretario Liguria; Giovanni Bertoldi Segretario Emilia Romagna; Dora Longo Segretario Fed.ne Torino; Endrio Carelli Segretario Fed.ne Milano;Sandro Zaffiri Segretario Marche; Damiano De Punzio Segretario Puglia; Silvio D’Arco Segretario del Lazio;
( alcuni segretari regionali sono stati finora irreperibili; aggiorneremo più avanti sulle ulteriori adesioni )
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I BAMBINI DI GRAVINA VITTIME DEL MEZZOGIORNO
Come larga parte dell’opinione pubblica italiana, ho ‘subito’ con profonda angoscia la cronaca relativa al ritrovamento dei piccoli di Gravina di Puglia, e la ricostruzione delle loro ultime ore, o addirittura giorni, di vita in fondo al maledetto pozzo.
Come, mi auguro, sia capitato a qualcuno, ho anche pianto solo immaginando la crudeltà e le pene di una morte che nessun essere animale meriterebbe per nessuna ragione al mondo.
Eppure, nell’angoscia e nello sconforto, non ho potuto esimermi dal considerare i bambini di Gravina, le ennesime vittime del Mezzogiorno d’Italia.
Evitando volutamente di ripercorrere le dinamiche dell’evento, le piccole ‘anime di Gravina’ hanno subito, nolenti, il degrado sociale, economico ed urbanistico, in cui versa, oramai da troppi anni, l’intero Sud Italia. E mi spiego.
Come è lontanamente immaginabile che nel centro urbano di una realtà , oltretutto piccola, possa esserci un casale abbandonato con un varco di accesso a cisterne sotterranee abbandonato ed incustodito?
Dove erano gli assistenti sociali, e gli operatori delle numerosissime associazioni con finalità sociali presenti nel Sud Italia, quando due bambini erano costretti a vivere nel degrado sociale e familiare più estremo?
Della assenza istituzionale, perdonatemi, ma non mi meraviglio granché, considerato che l’attenzione dei Sindaci, Presidenti di Provincia e Presidenti di Regione, è tutta rivolta a creare un consenso clientelare, più che a sentire le richieste di aiuto provenienti dal territorio.
D’altronde, le numerose, sia chiaro non tutte, associazioni del Terzo settore nel Mezzogiorno, sono ‘macchine di voti’, destinatarie di finanziamenti ‘opinabili’, nell’ottica di un associazionismo di Stato, a favore del potente di turno.
Sul degrado urbanistico, è chiaro a tutti che la presenza di un pozzo accessibile a chiunque nel centro cittadino, è la conseguenza della mancanza totale di qualsivoglia progettualità sul recupero e sviluppo del tessuto urbanistico, su cui sarebbe necessario sviluppare una sana e libera riflessione.
Per queste considerazioni, mi sento anche io, come cittadino, complice dell’efferato delitto delle ennesime ‘vittime del Mezzogiorno d’Italia’.
Guido Marone
guidomarone@yahoo.it
ABORTO: NUOVO PSI, LA POLITICA NON ALIMENTI DIVISIONI =
Roma, 25 feb. – (Adnkronos) – ‘Sarebbe bene tenere il dibattito sull’aborto fuori dalla campagna elettorale, su una materia cosi delicata molte posizioni rischiano di diventare strumentali impedendo un dibattito costruttivo’. Lo sottolinea Franco Spedale, vice segretario nazionale del nuovo psi.
‘L’ordine dei medici interviene -aggiunge- sulla sperimentazione della pillola Ru486 mentre la Chiesa, da parte sua, legittimamente esercita il suo magistero e difende i suoi valori. La politica ha il compito di non alimentare le divisioni ma di promuovere un costruttivo confronto per canalizzare la discussione verso neceaasri punti di incontro’.
Almeno tentiamo !
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Non vi è dubbio che il rimaneggiamento del sistema politico successivo alla prematura, anche se auspicata dipartita del governo Prodi, ci ha colto impreparati nella organizzazione capillare sul territorio e nella visibilità che contavamo di costruirci e consolidare attraverso tornate elettorali locali, provinciali e regionali, ed acquisire maggior peso e valore nazionale.
Dobbiamo purtroppo prendere atto che nell’opinione comune, per la gente, per i media, quando si parla di socialisti, si fa unico riferimento allo SDI di Boselli e solo ad esso, perché come era prevedibile, De Michelis e Del Bue, hanno raggiunto la pace dei sensi trascinando nell’oblio del nulla tutti quei compagni del vecchio/Nuovo Psi che ritenevano di manipolare e plasmare a loro piacimento questa sinistra catto-comunista.
E’ ormai chiaro sia in atto un preciso obbiettivo, questa volta politico dopo quello giudiziario, di cancellare una volta per tutte, la storia socialista.
E noi che facciamo ? Saremmo indotti a pensare che così come siamo combinati, tutto sommato non ci resta altra strada se non quella di aggregarci alla lista del PdL senza simbolo, per avere almeno una piccola visibilità parlamentare, un baluardo, una piccola speranza. Il ché, sarebbe già tanto in questa situazione ma forse non ci basta.
Bisognerebbe almeno fare uno sforzo per far capire al PdL o Berlusconi che sia, che può risultare un grave errore non avere il nostro simbolo sulla scheda elettorale poiché lasceremmo orfano quel, anche se pur piccolo elettorato socialista che potrebbe essere indotto a rifugiarsi nell’unico simbolo socialista presente sulla scheda. Simbolo socialista che, snobbato e cacciato da Veltroni, può assumere, in campagna elettorale, il ruolo di unico rappresentante dei valori, della dignità e dell’autonomia del popolo socialista.
 Senza il simbolo del N.PSI ad una consultazione politico nazionale come faremo poi a sostenere ragionevolmente che il partito esisterà  ancora e che continuerà il percorso di affermazione dei valori del socialismo liberale e riformista?
Almeno tentiamo !
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Bruno Rubes – Segretario Provinciale Monza e Brianza   Â
L’uscita dell’UDC di Casini dal Popolo della Libertà ha determinato uno squilibrio nella coalizione. Molti commentatori politici, anche autorevoli, hanno messo in evidenza come il baricentro dello schieramento che ha come leader Berlusconi si sia spostato troppo a destra. Un grave errore politico prendere le distanze dal centro! Infatti non va dimenticato, e questo sembra che Veltroni l’abbia capito bene, che le elezioni si vincono o si perdono a seconda di quanto si è capaci di conquistare l’elettorato di centro, che tradizionalmente è il più mobile.
Di qui il ruolo importante e insostituibile del Nuovo PSI nella coalizione per riportare al centro l’equilibrio interno. Un partito di sinistra, modernizzatore e riformista, per di più ben strutturato sul territorio e affidabile alleato: cosa Berlusconi potrebbe chiedere di più ad un partito? Perciò lasciamo pure che ci chiamino cespugli, ma questi cespugli il Popolo della Libertà è bene che non li trascuri, anzi è opportuno che li innaffi con cura tutti i giorni, perché potrebbero essere proprio i cespugli a fare la differenza.
Giovanni Bertoldi
Segretario Regionale Emilia Romagna