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Sta diventando ormai una costante, che appare sul sito, il racconto, spesso falso, molte volte di parte, di quanto è accaduto lo scorso Sabato 31 Marzo al Consiglio Nazionale del Nuovo PSI.
Lo spettacolo è certamente sconfortante, può provocare forte delusione e senso di scoramento nei confronti dei compagni che ancora credono nella possibilità di una riproposizione Socialista.
Osservo con crescente indignazione la ricostruzione da parte di alcuni di quanto è accaduto che accusano alcuni compagni delle più calunniose malefatte.
Leggo e sento parlare di boss mafiosi, di combriccole organizzate, di gruppo di delinquenti, di bande criminali.
E si porta a conferma di ciò il video apparso su you tube.
Non so se chi riporta il video lo fa senza averlo guardato, con spirito quindi poco costruttivo, o lo fa convintamene, ma la verità è diversa e non si può negare quello che appare.
L’apertura dei lavori vedono in scena l’insediamento di un tavolo di Presidenza che non era quello concordato e poi il Segretario Nazionale che si accinge a fare la relazione “su tutti i punti dell’odgâ€, come lui stesso dice.
A quel punto dopo vari interventi Caldoro chiede la parola per fare una mozione d’ordine, chiedendo quindi che l’ordine dei lavori segua l’odg fissato e, dopo, al 4° punto far fare al Segretario Nazionale la sua relazione.
A quel punto, non prima scoppia la bagarre contro Caldoro (sarebbe strano se i “suoi†pulmann si fossero scatenati contro di lui) che viene assalito ed interrotto.
Cari compagni, il nostro è sempre stato un partito tollerante, rispettoso delle diverse idee, in cui ci sono sempre stati degli scontri dialettici, ma in cui non si è mai travalicato il limite.
Leggere di accuse ingiuriose nei confronti di compagni, di censure (così mi riferiscono), di offese personali che appaiono sul sito e nel forum (ho scoperto un prolificare di nomi nuovi mai visti prima e di compagni che si camuffano sotto pseudonimi), mi pare dia il senso di una comunità (come ama definirla Del Bue) che tale non è più.
Parliamo di politica invece, e se dobbiamo dividerci facciamolo sui contenuti.
Nessuno di noi è dipendente di Berlusconi, né questo linguaggio, che potrei definire Comunista (ma a quel punto mi porrei sullo stesso piano di chi vuole sfasciare), aiuta a dipanare i problemi.
Nessuno ritiene che l’identità ed autonomia siano percorsi ai quali rinunciare.
Certamente con delle chiarezze.
SDI e Socialisti Italiani, rappresentano tutta l’aria riformista?
L’aggiunta di Caldarola ed amici esauriscono la possibilità del percorso Riformista?
Io credo di no, credo che molti Riformisti e moltissimi Socialisti siano dall’altra parte, orgogliosi del proprio passato e della propria storia.
Orgogliosi di appartenere all’area Socialista, convinti delle proprie idee, della propria cultura e della propria identità .
E convinti della propria AUTONOMIA.
IÂ Socialisti non hanno padroni per definizione.
Apriamo allora un dibattito, vero, e non celato dietro opportunismi di maniera, chiariamoci una volta e per tutte sui diversi percorsi.
Io sono un uomo di sinistra, lo sono sempre stato e sempre lo sarò, ma non andrò MAI con questa sinistra.
Non permetterò mai che i miei ideali, i miei valori la mia storia vengano assorbiti da questa finta sinistra.
Non permetterò mai che si svenda la storia ed una tradizione di un Partito glorioso come il nostro per fare un’unificazione che sa di annessione e che ci vuole portare nell’attuale CentroSinistra.
Nel dibattito politico è venuta meno,la consapevolezza del gruppo dirigente,che i Socialisti del “Nuovo P.S.I.â€,nonostante documenti in sede di “Direzioni†Regionali e Nazionali non ritengono finita l’alleanza con
Se le condizioni non mutano non v’è ragione di modificare il nostro schieramento.
Certo la politica è in movimento, speriamo presto si arrivi ad una riorganizzazione del sistema bipolare, ma adesso nulla è mutato.
La stampella di Prodi, mi dispiace No!
Guglielmo Angelo
 Ex Direzione Nazionale Nuovo PSI
Lombardia