(ANSA) – ROMA, 21 DIC – Questa mattina si e’ svolto un incontro tra il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi, il vice-coordinatore Fabrizio Cicchitto, il segretario nazionale del nuovo psi Stefano Caldoro e il deputato Lucio Barani.
Il nuovo psi, fa sapere una nota di FI, ha confermato l’interesse al progetto del Pdl al quale ritiene di partecipare in forma di partito con un accordo federativo. Si e’ espressa piena identita’ di vedute sull’attuale situazione politica ed in particolare un giudizio fortemente negativo nei confronti dell’attuale governo Prodi e della maggioranza che lo sostiene.
Il nuovo psi ha ribadito la decisione di presentare proprie liste alle prossime amministrative di primavera, d’intesa con Forza Italia ed in alleanza con gli altri partiti della Cdl.
Dopo le festivita’ e’ previsto un incontro con il presidente Silvio berlusconi. Il segretario del nuovo psi ha annunciato che comunichera’ i nomi dei rappresentanti del suo partito che parteciperanno alle commissioni per la nascita del nuovo movimento politico.(ANSA).
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L’ALLEANZA CON BERLUSCONI NON DIPENDE DAI SISTEMI ELETTORALI
Ha perfettamente ragione Sergio Verrecchia, uno dei dirigenti socialisti che hanno seguito Gianni De Michelis nell’avventura pomposamente chiamata Costituente Socialista, ma praticamente morta prima ancora di decollare, vuoi per gli abbandoni di quei dirigenti che hanno preferito trasmigrare nel PD, vuoi per la debolezza intrinseca dello SDI che mai si è misurato da solo nell’agone elettorale (prima alleato con Dini, poi con i Verdi, quindi con Pannella, ora con…chissà ?), vuoi per la presenza di molti galli in un piccolo pollaio, ha ragione dicevamo Verrecchia quando paventa il rischio che Boselli sia l’ultimo a spegnere la luce al governo Prodi.
Non c’è il rischio, ma la certezza che a staccare la spina al moribondo Governo Prodi non ci sarà il Boselli che, come è risaputo, è contro l’eutanasia. Comunque sia, siamo agli sgoccioli. La crisi che attanaglia il cosiddetto centrosinistra è ormai irreversibile perché, tra l’altro, essa non è più, neanche alla lontana, in sintonia col Paese e mostra crepe vistose. Il suo percorso sembra quello delle montagne russe: superata una discesa pericolosissima se ne presenta subito un’altra da affrontare col patema d’animo sapendo che subito dopo ce ne sarà ancora un’altra, e poi un’altra ancora.
E’ impossibile continuare a resistere. Finanziaria, Dini, Mastella, Welfare, Forleo-De Magistris, Binetti, sciopero dei camionisti, Tar del Lazio su Angelo Maria Petroni e sul generale Speciale, e se ciò non bastasse dietro l’angolo c’è un killer inesorabile: il referendum elettorale che è uno scoglio praticamente insuperabile. Perciò stiamo con i piedi per terra, e rispondendo alla domanda che si pone il nostro Verrecchia: ‘che avverrà ora?’ diciamo che gli sbocchi, in questa situazione, sono soltanto tre. O si realizza la convergenza sulla nuova legge elettorale, o si scioglie il Parlamento per evitare il referendum, o si va diritti alla consultazione referendaria.
Ma vediamo da vicino le tre ipotesi. Primo: difficilmente passerà la nuova legge elettorale che si ipotizza, per la ferma opposizione di tutti i piccoli e medi partiti impauriti dagli sbarramenti che questa prevede. Nel secondo caso, sbaglia Verrecchia quando afferma che esse saranno affrontate non più con due ‘poli’ perchè, tra il bue e l’asinello, sorgerà un terzo polo. Sono scenari già visti e rivisti che esistono solo nell’immaginario, e che comunque non cambiano la realtà . Se la legge resterà quella attuale i poli veramente concorrenti saranno sempre solo due, e malgrado le attuali ‘guerre’ a destra e a sinistra, è vitale il ricomporsi delle aggregazioni anche se da armate Brancaleone, perché il premio di maggioranza andrà , così com’è stato fin’oggi, alla coalizione vincente.
Nell’ultimo caso (successo del referendum) verrebbe abolito il premio di maggioranza alla coalizione, e verrebbe trasferito sul partito che raccoglie maggiori suffragi. In questo caso non è azzardato prevedere la formazione di ‘listoni’ con comune denominatore. Le aggregazioni ‘nuove,, al di fuori dei due grandi partiti PD e PdL: cosa rossa, cosa bianca, cosa rosa pallido, o cosa grigia potranno giocare solo un ruolo di semplice testimonianza.
Se questo è vero, non credo che basti l’ottimismo della volontà per superare gli ostacoli. Guai sono stati creati da Bobo e da Zavettieri, ma guai più grandi sono stati determinati da De Michelis che ha solo pensato a difendere postazioni personali acquisite portandosi, purtroppo, dietro diverse teste pensanti. Malgrado tutto, però, noi non abbiamo buttato la spugna e continueremo ad esserci mantenendo forte la scelta di campo fatta a suo tempo e ribadita al Congresso di giugno. E’ l’alleanza con Berlusconi che non dipende, per nulla, dal sistema elettorale col quale si voterà .
Giovanni ALVARO
Reggio Calabria 15.12.2007
PDL: CALDORO(NPSI),LEADERSHIP BERLUSCONI E RECUPERARE UNITA’
PDL: CALDORO(NPSI),LEADERSHIP BERLUSCONI E RECUPERARE UNITA’ | |||
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NPSI: CALDORO, ANCHE IN UMBRIA A SOSTEGNO PDL BERLUSCONI
NPSI: CALDORO, ANCHE IN UMBRIA A SOSTEGNO PDL BERLUSCONI | |||
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PDL: CALDORO, GUARDIAMO QUANTO BERLUSCONI HA MESSO IN CAMPO
(ANSA) – MILANO, 4 DIC – Il restyling del simbolo del Nuovo partito socialista italiano, con un garofano rosso che ormai domina quasi tutta l’effige, non ha mutato l’orientamento politico della formazione guidata da Stefano Caldoro.
‘La nostra scelta di campo – ha detto il segretario – e’ sempre quella: stiamo con i riformisti, con gli innovatori, per questo rivendichiamo il nostro sostegno alla leadership di Silvio Berlusconi‘.
Caldoro ha scelto Milano, ‘patria del socialismo riformista’, per presentare la nuova veste grafica del proprio simbolo. ‘Siamo qui a Milano – ha detto Caldoro – spendiamo quindi una buona parola per il sindaco Letizia Moratti, per il presidente lombardo Roberto Formigoni ma soprattutto per il buon esercizio del governo, pertanto riconosciamo la leadership di Silvio Berlusconi‘. Caldoro ha rivendicato l’identita’ di partito della sua formazione: ‘Ma siamo attenti – ha aggiunto – a quanto messo in campo da Silvio berlusconi, come rimescolamento delle carte nel panorama politico italiano.
Tuttavia finche’ resta questa la legge elettorale e’ necessario e utile per noi rimanere partito’. (ANSA).
PDL: BERLUSCONI, SARA’ UN CONTENITORE, FI NON SI TOCCA (neanche il nuovo PSI)/ANSA
PDL: BERLUSCONI, SARA’ UN CONTENITORE, FI NON SI TOCCA/ANSA | |||
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Apc-PDL/ NUOVO PSI E LAB: SI’ A NETWORK DEI MODERATI E DEI RIFORMISTI
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In risposta a Luciano dalla Sardegna: Se la Cdl è finita dobbiamo cambiare in corsa
Caro compagno Luciano, questa mia non è una risposta, bensì la proposizione di un ” blog ” che in questa fase necessita per comunicare in tempo reale e possibile tra gli ultimi vivaisti del Garofano. Spero intervengano in molti.Â
Possiamo dare una valutazione da ” critici ” dell’azione di Berlusconi ed in tal senso i più o meno ” bravo” saranno un parere, personale, mio, tuo, suo etc. Dobbiamo, però, anche esaminare politicamente quel comportamento e quella proposta. Si ritiene quanto meno irrispettosa la manovra del Presidente di Forza Italia ? E quanto dannosa per il Nuovo Psi ?…. Tuttavia la politica richiede azione e non già meditazione, proposizione e non già autocommiserazione… Fini o Casini, per seguire la tua traccia, non potevano fottere Berlusconi… non ne avevano la forza elettorale. Se lo sappiamo io e te, vuoi che non lo sapesse Berlusconi ? E’ la teoria che in opposizione uno all’altro tutto sommato si allungano la vita, ad aver smosso Udc e Fi… L’uso pervicace della scimitarra quando serviva il fioretto, alla lunga deve aver insospettito Casini e Fini inducendoli, come insistono ora, a ritenere quella tattica ( della spallata a Prodi ) proprio l’unica che allungasse la vita a questo Governo e quindi al suo leader in opposizione. Perchè, mi chiedo, nel mentre consideriamo sperticatamente geniale questa invenzione domenicale di Berlusconi, non concediamo la coerenza politica dei due colonnelli ? Forse è tutta campata in aria, strumentale, la loro analisi ? Non hanno diritto a difendere la loro identità ? E noi la nostra ? Chiusa la Cdl, adesso, tutto si riapre.. Mi vien da sorridere a pensare se Casini avesse deciso o decidesse di dare l’appoggio esterno al governo Prodi, con la stessa spregiudicatezza con cui è stata “terminata ” la Cdl; con la stessa noncuranza con cui il Pdl vesperino ed unilaterale ha detto ” tutto azzerato “. La politica è un’altra cosa, confronto, dibattito, alleanze… E le invenzioni si possono fare assieme ! E’ che tutti siamo qui a parlare di Berlusconi l’invenzione politica ? Questo è Berluconismo = alias peronismo. Voglio essere sincero fino in fondo. Per me il Cavaliere ha fatto autogol !
Il Pdl spiazza e offende tutti. Perchè anche ieri sera da Ferrara a La7, Silvio non ha mai detto ” Federazione dei partiti della Libertà ” bensì insiste sul partito anti Pd. Per me è un errore politico, la fine della Cdl, in generale e per il NuovoPsi. Perchè nella Cdl non rappresentavamo un centro diverso dal centro ( Giovanardi, Rotondi ) bensì un’area specifica ( quella socialista/riformista, la sinistra della coalizione ). Recentemente la coalizione si era completata con ” la Destra “. di Storace ( che considera An ormai di cen tro ). A pochi giorni dall’averlo battezzato, Berlusca l’ha annientato ! Tu lo vedi uno Storace senza identità ? senza la sua storia, senza i suoi valori ? Stesso vale per noi. La Cdl insomma era garanzia di pluralismo, di democrazia. Il sistema bipartitico è un sistema sovietico, illiberale, anche se – per civile immaturità e carenza storica – lo praticano gli anglosassonie americani. Intimamente mi auguro che ci sia rivolta in FI e che alla fine i ” politici ” ( qualcuno lo citi pure tu ), non i ” Berluschiani” ( leggi la siura Brambilla e qualche neorampante di Fininvest ),facciano quadrato.  Il Pdl è un’operazione ammazzapolitica. E’ l’ultima spiaggia ” dei parrucconi rossi ” ma così facendo li legittimiamo. Mi conforta leggere oggi qualche giornale ( Libero, Resto del Carlino.. ) che riporta come in Fi si verifichi qualche sussulto… dignitoso ( vedi Consiglio regionale Emilia Romagna, per non dimenticare il silenzio di Formigoni e Moratti… ). Comunque tutte cose che non ci riguardano. Il quadro politico di riferimento per noi non cambia. Dovremo risostenere che stiamo con quanti s’impegneranno, intanto, in un’alleanza che escluda i comunisti, i massimalisti ed i giustizialisti sotto ogni specie e dicitura. Poi che saremo al fianco di quanti vorranno fare subito alcune riforme: energetica, strutturale,istituzionale,economica, culturale, fiscale, occupazionale, previdenzialee ( traduco a spanne : nucleare, grandi opere, riduzione parlamentari ed enti locali, sistema cooperativo e bancario nonchè nuova legge su libere professioni, scuola e ricerca, riduzione imposte indirette, limitare precariato e dare incentivi per avviamento primo impiego, creare sicurezza di vita e aggiornare sistema pensionistico e sanitario ).
L’attuale silenzio pubblico del NuovoPsi sta diventando una cicuta… suicida. Non siamo presenti sui massmedia, a quattro mesi dal Congresso, siamo ancora un ectoplasma. Al di là al di qua al di sotto ed al di sopra di Berlusconi, siamo pur sempre i socialisti autonomisti italiani, rappresentiamo una storia secolare. La fine del bipolarismo cambia tutto. Se tale fatto si confermerà , dovremo rivedere molte nostre recenti posizioni , anche la valutazione della costituente. Anche Boselli e C, vedi il tuo richiamo a Del Bue, dovranno aggiornare le loro posizioni.. Non c’è più il Prodi sì, Prodi no, neanche loro di là saranno più determinanti se il dialogo bipartitico prenderà corpo ! Su tale evidenza li potremmo, anzi,incalzare verso un progetto di futura maggioranza che è quella indicata nel mio primo post. Un discorso, e vale per il Npsi, è sostenere una coalizione riformista ed anticomunista, un’ altra Berlusconi a prescindere. Che, ripeto, con il Pdl ha pensato solo ai c…i suoi o al massimo a quelli della Brambilla. Senza alcun rispetto e considerzione per gli alleati. Credo, comunque, e questa è la conclusione,che la situazione politica in generale sia in grande evoluzione. Quindi giusta cautela, per prima la mia, ma non immobilismo. Sarebbe almeno auspicabile che il nostro simbolo cominciasse a comparire in Tv. Almeno questo. Per il resto le idee non ci sono mai mancate. Come pure coerenza, dignità ed orgoglio. Bene, non perdiamole oggi. Spero di rileggerti presto.
Angelino Masin
SegretarioNpsi del Veneto