Questo mio intervento vuole cercare di ripristinare un minino di serenità in un partito che dal oltre un anno vive uno stato di tensione e litigio continuo.
Certamente Sabato non abbiamo dato prova di serenità , certamente le discussioni potevano essere condotte in maniera più civile.
Ma questo valeva anche negli anni passati.
Ho letto con molta attenzione gli “articoli†di Battilocchio, di Verrecchia e di Casadei.
Oltre a non condividerne la sostanza, che peraltro ritengo legittima, non ne condivido la forma.
Quando succedono le cose accadute Sabato a Roma c’è sempre da chiedersi perché.
Così come c’era da chiedersi perché accadde la rissa tra De Michelis e Intini nel lontano 1997, o ancora la rissa De Michelis-martelli nel 2000 o ancora la rissa De Michelis-Ciotti Spano nel 2001, per non parlare della rissa De Michelis- Craxi Zavettieri lo scorso Ottobre 2005.
Guarda caso risse tra Socialisti in cui un protagonista rimane sempre identico.
Le risse non sono mai giustificate, nemmeno quando gli animi sono esasperati, certamente c’è da chiedersi perché De Michelis esaspera gli animi.
In più c’è da ricondurre quella che è stata definita una rissa, ovviamente la notizia giornalistica fa gola, ad un confronto, magari sostenuto e in alcuni momenti da parte di TUTTI fuori dalle righe ( ricordo bene come Verrecchia ha strappato di forza il microfono ad un compagno che stava parlando o Catrambone che staccava ripetutamente i microfoni, facendo insospettire la direzione dell’albergo che stessimo rompendo le attrezzature obbligandoli di fatto a chiamare la Polizia), ma comunque un dibattito che ha alla base una differenza di posizioni politiche sostanziali.
Per questo trovo SBAGLIATO scrivere sul sito e parlare di Atto Criminale o di prepotenza o ancora di violenza e sopraffazione.
È molto strano che gli stessi che si pongono a censori di un atteggiamento poco edificante siano poi gli stessi che usano termini che altro non fanno che esacerbare gli animi.
Così come trovo inadeguato ad un dirigente politico, che tale si vuole definire, che non riconosca un documento, che ovviamente sul sito è apparso in maniera diversa da come è stato votato (esiste una registrazione), approvato all’unanimità dal C.N. che lui stesso ha votato (non ricordo che tra i contrari si sia alzata la mano di Verrecchia!!!).
Credo si debba ricondurre tutto alla politica, che non lascia scappatoie né ambiguità né permette di falsare i fatti.
Da unan parte esiste la posizione politica, legittima di De Michelis e c. che ritiene chiusa una fase, quella con la CDL e che vuole aprire un confronto con il centro sinistra, coprendo il tutto da un percorso, quello dell’Unità Socialista, che è un percorso viziato in partenza dagli interlocutori.
Si cerca infatti di fare la costituente con i Partiti che stanno nel contesto dell’attuale Maggioranza (SDI e SI) e che non danno segno di volersi spostare dall’attuale collocazione.
Una costituente a metà o forse sarebbe meglio dire una costituente SINSTRA.
Dall’altra vi è invece una posizione che riteine che nell’attuale contesto politico non vi sia spazio per ambiguità e che a Bertinoro ( nome che mi ricorda Bertinotti) si debba dire no e che non si possa attualmente collocarsi in maniera diversa dall’alleanza attuale con la CDL.
Anche perché diversamente comettemmo un errore a dividerci nel Congresso-non congresso dell’Ottobre 2005.
Se la strada infatti è quella dell’andare a sinistra, dato che le condizioni politiche non sono attualmente modificate, allora aveva ragione Craxi!
Credo che il congresso debba almeno per una volta esprimersi politicamente identificando un percorso politico che può certamente portare ad una divisione, ma sui contenuti non sulle postazioni.
Così come credo che una volta per tutte le regole che ci poniamo debbano essere e vadano rispettate… da TUTTI.
Così se l’ordine del giorno è stato concordato in una riunione di Segreteria lo stesso debba essere seguito e rispettato anche e soprattutto dal Segretario Nazionale.
Così come credo che ci debba essere trasparenza sul tesseramento e che i soldi che i compagni hanno versato non possano essere utilizzati come partita di giro per assicurarsi tessere che garantiscono maggioranze.
E allora ripartiamo da zero, apriamo un confronto sulla politica, sulla prospettiva, sul percorso; enunciamo le nostre posizioni politiche con chiarezza tralasciando tatticismi ed ambiguità che poi sfociano inequivocabilmente verso tensioni e diffidenze che fanno male al futuro della nostra aggregazione ed al futuro dei protagonisti che svolgono la partita.
Si dica chiaramente che si vuole portare il Partito ad una confluenza con lo SDI perché questo ha un senso elettorale in visione delle elezioni europee (noi non raccogliamo le firme lo SDI deve farlo); si dica chiaramente che dietro all’Unità Socialista si nasconde un legittimo calcolo elettorale, ma questo non ha nulla a che vedere con il futuro dei Socialisti, e che in questo momento è “necessario†fare così!
Perché diversamente la costituente non ha senso; perché se avesse senso si cercherebbe di fare un percorso di più ampio respiro, chiamando al tavolo anche i riformisti che stanno con la CDL, perché diversamente si cercherebbe di costruire l’alternativa al Partito Democratico, perché in un momento in cui la divisone in Italia è fra laici, credenti e non e dogmatici, credenti e non, i riformisti possono giocare la propria partita.
Tutto il resto è noia.
Franco Spedale
Direzione Nazionale (sciolta)
Nuovo PSI