L’impegno di Chiara Moroni

Molti compagni (anche sul Forum del Nuovo Psi) si sprecano in accuse gratuite verso Chiara Moroni.

Molte di queste critiche sembrano dettate più da invidia che da effettive colpe che le si addebiterebbero. Io ricordo molto bene come si prodigava quando ancora faceva parte del Nuovo PSI. Negli ultimi tempi di militanza nel nostro partito aveva dichiaratato quale suo obiettivo la riunificazione dei Socialisti, aveva sostenuto che qualora questo obiettivo fosse stato raggiunto, avrebbe potuto lasciare la politica e tornare a fare la farmacista. Da allora molte cose sono cambiate c’è stato il Congresso 2005 e l’anno scorso la decisione di Chiara di lasciare il partito per Forza Italia. Io sono convinto che sia stata una decisione sofferta, come tutte le decisioni difficili… ma se alla fine la decisione è stata presa penso ci siano stati motivi validi.

Un buon socialista deve ricordare i meriti di Chiara che ha sempre rappresentato indiscutibilmente una personalità politica che molti politici ci invidiavano. Voglio citare il grande successo della lista Socialisti Uniti per l’Europa alle EUROPEE 2004 da lei fortemente voluta e che l’ha vista candidata come capolista nella Circoscrizione Nord-Occidentale (Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta) nella quale ha primeggiato con 8.499 preferenze. Uno slogan: “Facce nuove, idee chiare” e la sua limpida foto, garanzie che sono valse più di mille parole. Alla fine il Nuovo PSI ha ottenuto il suo miglior risultato storico, risultato al quale i Socialisti dovrebbero ancora guardare con soddisfazione. Io sono convinto che oggi Chiara continuerà a fare la sua battaglia socialista in Forza Italia pur con tutte le differenze e le difficoltà del nuovo ambiente e con forse minor visibilità, ma so che se all’orizzonte ci fosse la formazione di un forte Partito Socialista lei tornerebbe e dovremmo accoglierla a braccia aperte.

LUCIO BARANI: Gianni De Michelis ci dovrà dare qualche spiegazione.

 

 

Leggo i giornali di domenica e apprendo dalla stampa e non dagli organi istituzionali di partito, che Gianni De Michelis, con congresso aperto del Nuovo PSI e stabilito per il 23 e 24 giugno, dichiara a Boselli e allo SDI: “la scelta è fatta, io e i pochi(!) che mi seguiranno siamo con voi”, oppure “la mia scelta è fatta, sarò con voi, per ora è un’adesione personale” e quant’altro.Queste dichiarazioni mi sono piaciute poco, lo dico francamente come semplice compagno socialista che crede nel partito, nella democrazia del dibattito interno, nel valore di un congresso che assieme abbiamo stabilito di tenere per poter decidere il nostro futuro.Soprattutto non mi piacciono i fatti compiuti e le tirate di bavero espresse male specialmente da un punto di vista comunicativo.De Michelis non è solo un iscritto, è il segretario di un partito che non può tirare per la cavezza a titolo personale senza la dignità di un dibattito interno e senza ottemperare a ciò che è normale in politica: dare la parola agli iscritti e ai delegati per decidere a maggioranza le linee guida della propria politica se questa va confermata o mutata radicalmente.Spero che nei prossimi giorni ci sia un doveroso chiarimento, altrimenti saremmo in presenza di un grave errore formale che supera la sostanza stessa di un dibattito interno, poiché se un segretario si sente di decidere prima e indipendentemente dal congresso dei propri iscritti, apre di fatto e da subito una grave crisi interna politica e statutaria, rende un cattivo servizio al proprio partito, commette un significativo errore di comunicazione verso l’esterno.Volutamente non entro in merito sulle future decisioni che dovrà prendere il partito nella sua coralità, decisioni che personalmente intenderò rispettare come si conviene secondo il principio di militanza. Se non lo facessi, prassi vorrebbe che rassegnassi le dimissioni, anche come parlamentare o giustamente il partito dovrebbe richiedere le mie dimissioni.Giova ricordare quella che è la nostra attuale collocazione politica e il senso della nostra presenza in Parlamento: il sottoscritto e Mauro del Bue si sforzano, con una non indifferente mole di lavoro per garantire una costante presenza e dibattito, di portare avanti una politica autonoma autenticamente socialista e di opposizione all’attuale governo Prodi, quello che possiamo definire “il meno amato dagli Italiani” e che di riformismo liberale ha veramente poco e tanto di massimalismo retrodatato.Questo è il mandato che noi abbiamo avuto dal Partito, dagli iscritti e dagli elettori. Di contro Boselli e Bobo Craxi stanno eseguendo giustamente il loro mandato, che è quello di sostenere il governo Prodi (anche con pochi distinguo critici in situazioni che, come nel caso Mastrogiacomo, gridano scandalo a Dio), di partecipare con ruoli di corresponsabilità, di essere integratori e attori dell’attuale maggioranza e spesso i più strenui difensori con qualche atteggiamento da “fedelissimi” anche quando non era dovuto dalle circostanze.Buon senso direbbe che quando soggetti collocati diversamente decidono di mettersi assieme con pari dignità, ambedue devono fare un passo indietro dalle loro posizioni di punta per camminare su un terreno di neutralità, quella che noi chiamiamo “dichiarazione reciproca di autonomia”.La pari dignità e l’autonomia delle scelte non significano poi mettersi in un limbo politico, si possono evidentemente fare tutte le scelte di questo mondo ma dentro un orizzonte responsabile e paritario.Altrimenti parliamo di “annessione”, e francamente mi sembra quello che Gianni ha ceduto, come segretario , in un congresso che non è il suo.Ho già detto che esistono buoni motivi per cui la data del nostro congresso è utile. Perché così si valutava l’assise SDI (ma pare che questo è già stato fatto anticipatamente), perché si valutavano le sorti dei congressi DS e Margherita e si attendevano le novità e le contraddizioni del PD, perché si valutavano serenamente i risultati delle prossime elezioni amministrative. Non sto parlando di tempi lunghi, ma di tempi brevi.Invece stiamo assistendo a troppe forzature e dichiarazioni strane e anticipatorie, mentre sarebbe bene che il nostro Partito occupasse il proprio tempo per definire la piattaforma irrinunciabile, uno “jus soli” un diritto a esistere in un posto, con l’indispensabile democrazia e serietà interna.E se questo non fosse ritenuto fattibile e credibile, allora Gianni De Michelis dovrebbe spiegarci per che cavolo ci ha costretti a fare la scissione con Bobo Craxi appena nell’ottobre 2005, prima delle elezioni.

Congresso UNITARIO

Ho letto l’articolo del nostro EX-Segretario De Michelis apparso sulle colonne del Corriere di oggi.
Non solo ho ritrovato il suo solito stile, piacevole accattivante, per certi versi anche interessante, ma leggendo quello che scrive si possono capire tante cose, dette, e tante cose non dichiarate.
Tra le cose dette, abbiamo finalmente capito che il suo riferimento in questi anni è sempre stato BOSELLI, sin dal lontano ’92 aveva individuato in lui il futuro dei Socialisti.
Abbiamo poi scoperto che Craxi, riponeva in lui, Gianni, grande fiducia.
Sulla prima, non mi permetto di esprimere giudizi; se De Michelis ritiene che il suo leader sia Boselli sono fatti suoi; per la maggioranza dei Socialisti non è così.
Sulla seconda mi permetto solo di osservare che in più telefonate intercorse tra me personalmente, ma posso assicurare anche con numerosi altri compagni, Bettino Craxi emetteva un giudizio diametralmente opposto.
Ricordo ancora quando lo chiamai e il tono della telefonata di Bettino era decisamente avverso a De Michelis, anzi sosteneva che la ripresa del percorso Socialista sarebbe avvenuto solo se De Michelis non avesse fatto più il Segretario.
Ma guardiamo le cose non dette, quelle che lo stesso De Michelis afferma essere parte di quelle cose che appartengono alla lettura, in parte dietrologica, del non scritto.
E in questo c’è l’elemento più positivo della sua intervista.
Nella parte conclusiva sostiene che noi stiamo con Berlusconi.
Questo può voler dire solo una cosa: che De Michelis non ha nessuna intenzione di uscire dalla CDL e quindi la COSTITUENTE BONSAI è già morta e defunta.
O forse, meglio ancora ciò vuol dire che De Michelis ha concordato con Boselli l’unità dei Socialisti nella CDL.
A questo punto non credo che vi siano più problemi di natura politica, credo che le dichiarazioni di Battilocchio siano già tramontate e che quindi si prospetti un Congresso UNITARIO per ritrattare la presenza del Nuovo PSI all’interno della CDL.
Rilanciamo dunque la forte presenza di un partito Autonomo ed Identitario a matrice riformista nella CDL, presentiamo un documento unitario che rimarchi questi aspetti e rilanciamo il futuro del nostro Partito.
Un forte no dunque al Governo Prodi, una netta opposizione a questo falso Centro-sinistra, un forte SI alla presenza dei Socialisti alleati di Berlusconi, per rilanciare all’interno della CDL una forte aggregazione Socialista e riformista.
Caro Gianni, perché tante manfrine se la linea Politica tua e della maggioranza dei Socialisti del Nuovo PSI è la stessa?

Il coraggio di continuare a vivere

Nella vita bisogna avere coraggio; quello che è mancato al nostro ex segretario Gianni De Michelis.
Che senso ha avuto fare un Congresso-non Congresso nell’Ottobre 2005 per mantenere il Partito in una agonizzante rianimazione fino adesso, scegliendo poi quello che Bobo aveva compiuto un anno e mezzo fa?
Che senso ha avuto trascinarci in questioni Legali, in cui tra le altre cose abbiamo dovuto dividere anche parte dei soldi del Partito, per portarci oggi in mutande nell’alveo del Centro.Sinistra e fare la stampella di Prodi?
Ho la convinzione, forse illusoria, che la Politica sia qualcosa di grande, di elevato, che i tornaconti elettorali o peggio ancora personali, non possano indicare la strada.
Ma forse non è così!
E forse parte dello sbandamento della lucidità del nostro Ex-Segretario, dipende anche da una certa corte dei miracoli di consiglieri.
Ma credo che abbiamo il dovere di dire BASTA!!!
Siamo riusciti a perdere tutti, in questi anni; la nostra è stata una comunità che si è chiusa in sé stessa invece che allargarsi.
Con il senno di poi, diventa forse più facile capire le scelte di Chiara e Nanni, che hanno lasciato il Nuovo PSI perché chiaro era a loro l’indirizzo che avrebbe preso Gianni.
Non credo che questa sia la fine della nostra storia, credo viceversa che possa essere un buon inizio per una nuova fase.
Rilanciare l’Autonomia e l’Identità!
Questo deve essere il nostro motto.
La storia non si ripete, da essa dobbiamo trarre gli insegnamenti per il futuro; in questo senso credo che dobbiamo avere la forza di fare quello che fece Saragat quando allontanandosi dall’Unione (che strano questo nome eh?) Sovietica aprì la storia del moderno Centro-Sinistra, cui dopo seguì il percorso di Nenni e Craxi.
Dobbiamo avere il coraggio di dire di NO.
La nostra è una storia politica diversa da quello che De Michelis, Craxi e Borselli vogliono proporci.
Siamo una forza della sinistra moderna, che deve trovare contenuti attuali, che deve saper identificare i nuovi bisogni, che deve dare un impulso riformista al nostro Paese.
Siamo un punto di equilibrio importante e su tale convinzione dobbiamo compiere un grande sforzo: quello di riavviare il percorso che avevamo intrapreso ricostituendo il Nuovo PSI.
Uno sforzo, anche generazionale, che sappia guardare avanti, con forza e determinazione, che sia nettamente alternativo a questa FALSA SINISTRA, che obblighi il panorama politico a tornare sulle cose vere e non sulle posizioni di “moda”.
Quando nel ’96 decidemmo di riprendere un percorso che i nuovi alleati di De Michelis decisero di eliminare, lo facemmo con convinzione.
Quella è la strada, non tanto perché, come qualcuno scioccamente e strumentalmente dice, siamo i servi di Berlusconi (anche se io tra lui e Prodi-D’Alema- Fassino e c. continuo senza dubbi a scegliere lui), quanto perché questa FINTA SINISTRA nulla ha a che vedere con noi.
Un documento politico che affermi con nettezza la riaffermazione della nostra IDENTITÀ e della nostra AUTONOMIA e che dica un chiaro e netto NO al Governo Prodi, a questo Centro Sinistra e a questa COSTITUENTE BONSAI è il primo passo per impedire che gli sforzi che numerosi compagni hanno compiuto in questi anni vada mortificato.
Non posso dimenticare gli insulti, le umiliazioni, a volte anche gli sputi, che molti di noi hanno subito in questi anni per difendere la BANDIERA del Socialismo Riformista.
Non possiamo permettere che un manipolo di pseudo dirigenti politici mortifichi la nostra STORIA svendendola così come un soffio di vento.

SDI: CALDORO (NPSI), NO ALLA PROPOSTA DI BOSELLI

=
(ASCA) – Roma, 15 apr – ‘No alla proposta di Boselli – ha dichiarato Stefano Caldoro coordinatore nazionale del Nuovo Psi – no ad una costituente socialista in stile Psiup sotto l’ala protettiva e subalterno a Prodi. Il PSI e’ stata ben altra cosa e’ il progetto dello SDI va nella direzione opposta’.
‘Il Congresso del nuovo psi, sono convinto – confermera’ invece la linea politica che e’ all’origine della fondazione del partito: una formazione socialista e riformista alternativa all’attuale centro-sinistra. Ma nessun rancore verso quei compagni – ha concluso Caldoro – come Craxi , Zavettieri, ed oggi De Michelis, che hanno cambiato idea e legittimamente scelto un’altra strada’.
red-leo/leo/alf 151607 APR 07 NNNN

No a questa costituente, si all’Autonomia ed Identità dei Socialisti

Il congresso dello SDI a qualcosa è servito.
La chiarezza del percorso tracciato da Boselli, ha condizionato De Michelis ad uscire allo scoperto e dichiararsi pronto nel suo passaggio a sinistra.
Questo apre finalmente un periodo di confronto all’interno del Nuovo PSI tra chi, sotto le false sembianze ha deciso di andare a sinistra e chi come noi ritiene che si debba rilanciare un progetto fortemente Autonomista ed altrettanto identitario nel contesto Bipolare attuale.
Il Congresso del Nuvo PSI sancirà definitvamente l’evidenza che i Socialisti riformisti non possono che avere un progetto alternativo alla formazione del PD, della sommatoria di siglette strane, come quello della faslsa costituente, del Governo Prodi.
.

CONGRESSO SDI: BATTILOCCHIO, VINCEREMO CONGRESSO NUOVO PSI =

(AGI) – Fiuggi, 15 apr – “Sono ottimista. La Costituente dei socialisti e’ l’ultimo treno e non lo possiamo perdere. Io e Gianni De Michelis vinceremo su questa linea il congresso del nuovo psi con una larga maggioranza, se non larghissima. Non so se la minoranza di Caldoro uscira’ dal partito”. Lo afferma l’europarlamentare del nuovo psi Alessandro Battilocchio, a margine del congresso dello Sdi. Il congresso del nuovo psi si terra’ alla fine di giugno. “L’importante – afferma Battilocchio – e’ che al congresso votino solo i delegati”.(AGI) Mal 151159 APR 07

rassegna stampa varie agenzie: De Michelis ha deciso se ne va, il Nuovo PSI no!

Apc-SDI/ CALDORO: DE MICHELIS HA SCELTO, IL NUOVO PSI NO

Sua adesione non impegna partito, decideremo al congresso Roma, 14 apr. (APCom) – “De Michelis ha scelto, il nuovo psi no”.
Così Stefano Caldoro, coordinatore nazionale del
nuovo psi, ha reagito all’adesione alla costituente socialista annunciata da Gianni De Michelis al congresso dello Sdi. “Il nuovo psi deciderà al congresso nazionale convocato il 23-24 giugno a Roma.
L`adesione al progetto costituente di Gianni De Michelis è legittima – ha precisato Caldoro – ma non impegna il partito.
L`unità socialista, così come proposta oggi da Borselli, impone un cambio di schieramento e di fatto la scelta del centro-sinistra nell`attuale sistema bipolare. La parola ora passa agli iscritti in un confronto su linee politiche diverse”.
Red/Pol141935 apr

SDI: DE MICHELIS ” LA SCELTA E’ FATTA SARO’ CON VOI”

ROMA (ITALPRESS) “La scelta e’ fatta. Io, con quei pochi che mi seguiranno, saro’ con voi in questo percorso”. E’ quanto ha affermato oggi l’europarlamentare del nuovo psi, Gianni De Michelis, intervenendo al congresso dello Sdi che sta discutendo la costruzione di una Costituente dei socialisti. “E’ giunta l’occasione di andare oltre e guardare al futuro. Sicuramente vale la pena di tentare”, ha aggiunto De Michelis.
(ITALPRESS).
ag/c 14-Apr-07 20:21 NNNN

 

== CONGRESSO SDI: DOCUMENTO GIOVANI SDI-NPSI-SI-SINISTRA DS =

(AGI) – Fiuggi, 14 apr – In politica i giovani hanno spesso anticipato le scelte dei protagonisti. Oggi a Fiuggi i movimenti giovanili di Sdi, Associazione ‘Rosa nel pugno’, nuovo psi, Socialisti italiani e sinistra Ds hanno sottoscritto un documento comune che afferma: “Riteniamo giusto richiamarsi alla migliore tradizione del riformismo italiano laico e socialista, nel solco delle piu’ evolute socialdemocrazie europee, avendo nel Pse e nell’Is i nostri riferimenti in campo europeo ed internazionale, al fine di realizzare un soggetto politico nuovo”.
Il documento propone l’elettorato attivo a 16 anni ed una modifica in senso proprozionale della legge elettorale. I giovani di Associazione per la Rosa nel pugno, Fgs (Sdi), Nmgs (
nuovo psi), Giovani Socialisti italiani, Costituente Pse, Giovani ‘Sinistra Ds per il socialismo’, Giovani Psdi hanno anche creato un sito internet comune: www.noisiamoquelliche.it.
Prima iniziativa il prossimo 28 aprile a Tivoli.(AGI) Mal 142031 APR 07

 

SDI: BATTILOCCHIO , STORICA OCCASIONE PER TUTTI SOCIALISTI

(ANSA) – ROMA, 14 APR – ‘Chi si dichiara socialista non puo’ lasciarsi sfuggire questa storica occasione’. Cosi’ Alessandro Battilocchio, vicesegretario del nuovo psi, commenta la costituente socialista avviata al congresso dello Sdi a Fiuggi.
‘Le basi per creare un grande partito ci sono tutte – ha commentato l’eurparlamentare – il dibattito di questo pomeriggio, dove sono intervenuti tutti gli attori protagonisti del percorso che sancira’ la nascita di una nuova forza socialista, e’ stato caratterizzato da una forte passione politica e dalla voglia di tornare insieme’.
‘L’intervento di Gianni De Michelis aggiunge Battilocchio – e’ stato un importante contributo al dibattito. Chi si dichiara socialista non puo’ lasciarsi sfuggire questa storica occasione’. (ANSA).

COM-IA 14-APR-07 20:02 NNNN

 

SDI: DE MICHELIS, SCELTA FATTA, CON VOI PER COSTITUENTE

(ANSA) – FIUGGI (FROSINONE), 14 APR – ‘La mia scelta e’ fatta, io saro’ con voi’. Gianni De Michelis, intervenuto al congresso nazionale dello Sdi, raccoglie la proposta di Enrico Boselli di dar vita ad una costituente del socialismo italiano.
‘Nessuno di noi – dice il leader del
nuovo psi – puo’ rinunciare a cogliere questa occasione’.
Secondo De Michelis, ‘bisogna andare oltre quello che e’ stato fatto in questi 15 anni e costruire una forza politica in grado di rappresentare non solo i socialisti, ma di dare un punto di riferimento a tutti i cittadini’.
De Michelis ha pero’ sostenuto che, per far nascere un nuovo soggetto politico ispirato dal socialismo, c’e’ bisogno ‘di una rottura con questo bipolarismo bastardo’. ‘Una forza socialista – ha sottolineato – non puo’ che essere di sinistra, ma questo schema bipolare dobbiamo rifiutarlo e andare oltre’.
De Michelis, inoltre, ha escluso la possibilita’ di allargare l’alleanza socialista alle forze della sinistra radicale. ‘Noi dovremo confrontarci anche con Mussi e Angius, ma non possiamo mettere insieme tutto e il contrario di tutto. Mi dispiace, ma Bertinotti non potra’ mai rappresentare il socialismo come lo vedo io’. De Michelis ha concluso con l’esortazione a lavorare per fare del nuovo partito una forza politica in grado di raccogliere vasti consensi: ‘Non dobbiamo accontentarci del 2%, 3%, 4%, ma dobbiamo puntare ad avere molto piu’ del 5%’.
(ANSA).

 

NPSI: CALDORO, NEL PD DI PRODI NON C’E’ POSTO PER SOCIALISTI

(ANSA) – ROMA, 14 APR – ‘Romano Prodi disegna il percorso della Costituente socialista funzionale al suo governo ed al suo Partito Democratico. Partito democratico del quale lo Sdi di Boselli dovra’ prima o poi farne parte’. Cosi’ Stefano Caldoro, coordinatore nazionale del nuovo psi, commenta il discorso del presidente del Consiglio al congresso dello Sdi.
Per Caldoro, sarebbe ‘in poche parole una unita’ residuale della diaspora socialista e subalterna al progetto del Presidente del Consiglio’. ‘I socialisti riformisti – conclude Caldoro – non si faranno attrarre dalle sirene dell’Unione, come non si sono fatti attrarre dalla Rosa nel Pugno, ma confermeranno la loro scelta di campo, con la propria identita’, all’opposizione di questo falso centrosinistra’. (ANSA).

 

SDI: CALDAROLA A SOCIALISTI, SONO FINALMENTE A CASA =

CREDO IN COSTITUENTE, SIA APERTA – SAREMO FORTI ALLEATI PD

Fiuggi, 14 apr. (Adnkronos) – “Finalmente sono a casa”. Cosi’ l’ex Ds Peppino Caldarola si rivolge alla platea del congresso dello Sdi a Fiuggi. L’ex esponente della Quercia, che ha lasciato il partito in dissenso con il progetto del Pd, appoggia la costituente socialista di Enrico Boselli. “Io nella costituente socialista ci credo. Ai socialisti non serve stare nel Partito democratico ma possono esserne un forte alleato”. E poi rivolto a Boselli, Caldarola spinge perche’ la costituente sia aperta a tutti coloro che sono interessati a questo progetto: “non facciamo una costituente ad excludendum

 

CONGRESSO SDI: E FU ABBRACCIO FRA DE MICHELIS E BOBO CRAXI… =

(AGI) – Fiuggi, 14 apr – Al Tribunale civile di Roma e’ ancora pendente la lite giudiziaria che contrappone Gianni De Michelis e Vittorio Craxi sull’esito del congresso del nuovo psi dell’ottobre 2005, ma oggi a Fiuggi, complice la decisione di creare una Costituente socialista, e’ scattato l’abbraccio fra De Michelis e Craxi, immortalato dai fotografi.
De Michelis aveva appena finito di affermare dal palco del congresso dello Sdi: “La scelta e’ fatta. Siamo con voi in questo percorso”. Al termine applausi e l’abbraccio fra De Michelis e Craxi. Al momento non e’ dato sapere se la riappacificazione avra’ un seguito anche nelle aule di giustizia.(AGI) Mal 142022 APR 07

 

Apc-SDI/ CALDORO: DE MICHELIS HA SCELTO, IL NUOVO PSI NO

Sua adesione non impegna partito, decideremo al congresso

Roma, 14 apr. (APCom) – “De Michelis ha scelto, il nuovo psi no”.
Così Stefano Caldoro, coordinatore nazionale del
nuovo psi, ha reagito all’adesione alla costituente socialista annunciata da Gianni De Michelis al congresso dello Sdi. “Il nuovo psi deciderà al congresso nazionale convocato il 23-24 giugno a Roma.
L`adesione al progetto costituente di Gianni De Michelis è legittima – ha precisato Caldoro – ma non impegna il partito.
L`unità socialista, così come proposta oggi da Borselli, impone un cambio di schieramento e di fatto la scelta del centro-sinistra nell`attuale sistema bipolare. La parola ora passa agli iscritti in un confronto su linee politiche diverse”.

Red/Pol

141935 apr

 

SDI: ARRIVA COSTITUENTE SOCIALISTA PER SANARE DIASPORA/ANSA

B.CRAXI, COLMIAMO VUOTO A SINISTRA PD; DE MICHELIS, SONO CON VOI (di Chiara Scalise) (ANSA) – ROMA, 14 APR – I socialisti ci riprovano e questa volta il progetto della Costituente socialista lanciato ufficialmente al congresso dello Sdi potrebbe finalmente mettere fine alla diaspora che si e’ consumata all’ombra del garofano quindici anni fa.
Sotto le bandiere del partito di Enrico Boselli fanno ‘pace’ anche i due amici-nemici Bobo Craxi e Gianni De Michelis, pronti a ritrovarsi di nuovo fianco a fianco nonostante a dividerli ci siano ancora le Aule di Tribunale per la battaglia sul nome dei rispettivi partiti.
A dire si’ infatti sono tutte le anime frammentate del vecchio Psi, da quelle che oggi siedono al
governo a quelle che si trovano sui banchi dell’opposizione. ‘Scelta fatta – dice il leader del nuovo psi De Michelis – Io saro’ con voi’. Anche se a smorzare l’entusiasmo ci pensa Stefano Caldoro che sottolinea come il via libera al progetto di De Michelis sia solo a titolo personale, perche’ la decisione spetta all’imminente congresso del partito del Garofano.
Ma la locomotiva sembra lanciata, e non ci sono appelli a tornare indietro che facciano breccia oggi a Fiuggi. Neanche quello che arriva da Romano Prodi e’ sufficiente, forse perche’ il gong dell’orgoglio socialista e’ ormai suonato. ‘Tardivo’, lo giudica infatti Bobo Craxi. E poi il matrimonio fra Ds e Dl lascia ‘un vuoto a sinistra’ che puo’ essere colmato. Una convinzione condivisa da molti e che da’ nuovo respiro al progetto unitario.
Non tutti hanno pero’ abbandonato l’idea di partecipare alla costruzione del Pd: Ottaviano del Turco, presidente della Regione Abruzzo ed ex segretario dei socialisti dello Sdi, e’ da sempre meno scettico del compagno Boselli di fronte al progetto di una casa comune con Fassino e Rutelli (‘voglio continuare a discuterne’), ma soprattutto mette le mani avanti di fronte all’ipotesi di aprire le porte del socialismo anche ai partiti di sinistra dell’Unione. ‘Non sia un nuovo Psiup’, dice ricordando il partito nato nel ’64 con la scissione della sinistra del Psi.
Comunque andra’, avverte un big del socialismo dell’era Craxi come Rino Formica, ad attendere i compagni socialisti sara’ ‘una lotta in mare aperto, senza ricoveri per l’ospitalita”.
Cosi’ come, ammonisce l’ex ministro, sarebbe un’illusione che la pacificazione possa avvenire in un batter d’occhio. Avvertimenti che sono pero’ fatti non per mettere i bastoni tra le ruote, ma al contrario per spronare i compagni. E quello di Formica e’, infatti, non solo l’intervento piu’ commosso ma riceve una vera e propria ovazione dalla platea dei delegati del Palaterme di Fiuggi. (ANSA).

SCA 14-APR-07 20:43 NNNN

SDI: DE MICHELIS, SARO’ CON VOI IN COSTITUENTE SOCIALISTA =
DIALOGO CON MUSSI E ANGIUS, MA NON CON SINISTRA RADICALE

Fiuggi, 14 apr. – (Adnkronos) – “La mia scelta e’ fatta. Io saro’ con voi. Nessuno di noi puo’ rinunciare a cogliere questa occasione”. Cosi’ Gianni De Michelis, al congresso dello Sdi, raccoglie la proposta di Enrico Boselli di costruire una Costituente socialista.

De Michelis sottolinea che “bisogna costruire una forza politica in grado di rappresentare non solo i socialisti, ma di dare un punto di riferimento a tutti i cittadini”. Una forza che “non puo’ che essere di sinistra” ma per farlo occorre “andare oltre a questo sistema bipolare”.

De Michelis quindi dice si alla Costituente socialista purche’ non venga allargate anche alle forze della sinistra radicale: “noi dovremo confrontarci con Mussi e Angius ma non possiamo mettere insieme tutto e il contrario di tutto. Mi dispiace, ma Bertinotti non potra’ mai rappresentare il socialismo come lo vedo io”.

(Mon/Pn/Adnkronos) 14-APR-07 19:24

PD: MUSSI, SONO INTERESSATO A COSTITUENTE SOCIALISTA =

RISPETTO ALL’ULIVO SI E’ PERSO QUALCOSA

Fiuggi, 13 apr. (Adnkronos) – “Si’, sono interessato” al progetto di costituente socialista di Enrico Boselli. Lo dice arrivando al congresso dello Sdi a Fiuggi, Fabio Mussi, leader della sinistra Ds. “Il dato politico rilevante e’ che lo Sdi non aderisce al Partito democratico. Si dice che il Pd e’ l’Ulivo, ma l’Ulivo che nacque dieci anni fa era largo e ricco di culture politiche. Ora si e’ ridotto a Ds e Margherita. Mi pare che piuttosto che guadagnare, si e’ perso -conclude Mussi- qualcosa”.

(Mon/Ct/Adnkronos) 13-APR-07 18:06

Apc-SDI/ BATTILOCCHIO: BENE BOSELLI, CRESCE ENTUSIASMO PER RIFARE PSI

Stavolta credo che ce la faremo

Roma, 13 apr. (APCom) – “Boselli ha ragione: é arrivato il momento dell’unità. La sua relazione é largamente condivisibile: un netto no al Pd ed un rilancio della prospettiva unitaria socialista. Bene il riferimento polemico ai DS ed alla loro visione fondamentalmente antisocialista e chiaro anche il messaggio lanciato ad Amato: in questo contesto politico di riorganizzazione dello scenario politico, chi vuole continuare a definirsi socialista, da una parte e dall’altra, deve partecipare oggi al progetto di rinascita del Partito socialista italiano”.
Lo afferma il vicesegretario del nuovo psi, Alessandro Battilocchio.

“Abbiamo accenti differenti rispetto all’azione del governo Prodi – prosegue l’eurodeputato – ma credo che riusciremo a convergere sulla prospettiva di rifare un Partito socialista, liberale e riformista, che veda in Turati, Nenni, Saragt e Craxi i propri padri fondatori e che sia ancorato ai valori del Pse”.

“Se il Congresso confermerà la linea Boselli – aggiunge Battilocchio – si aprirà veramente una fase interessante in cui, facendo tutti un passo indietro rispetto alle scelte di questi anni, Sdi, nuovo psi e gli altri soggetti della diaspora possono e debbono trovare la convergenza su un ‘qualcosa di socialista’, rinnovato, moderno, pronto alle sfide del futuro. Sento davvero montare – conclude – dopo diverse false partenze, un bell’entusiasmo, che non va deluso: c’é una gran voglia di rialzare la testa. Stavolta credo che ce la faremo”.

SDI: CALDORO (NPSI), RELAZIONE CONFUSA E CONTRADDITTORIA

SDI: CALDORO (NPSI), RELAZIONE CONFUSA E CONTRADDITTORIA
(ANSA) – ROMA, 13 APR – ‘E’ da apprezzare la coerenza di Enrico Borselli, autentico Prodiano’, ma ‘per il resto la relazione appare confusa e contraddittoria’: cosi’ Stefano Caldoro coordinatore nazionale del nuovo psi sulla relazione di Boselli al V Congresso dello Sdi.
‘Una porta aperta alla costituente socialista, o meglio ancora ad un allargamento dello SDI, e un’altra al partito democratico ‘prodiano-parisiano’. La scelta di un modello elettorale bipolare e dell’alternanza e’ funzionale a quest’ultima possibilita’. Si usa quindi – prosegue Caldoro – l’unita’ della diaspora socialista solo come ornamento per un traghettamento nel PD sotto l’ala protettiva di Prodi . La scelta di campo dello SDI rimane alternativa a quella del Nuovo PSI. I socialisti riformisti conclude Caldoro – non hanno nulla a che fare con questa falsa sinistra’.(ANSA).

COM-PAE 13-APR-07 20:59 NNNN

SDI: BOSELLI, UNIRE SOCIALISTI E CHI NON VUOLE PD =

SDI: BOSELLI, UNIRE SOCIALISTI E CHI NON VUOLE PD =
Fiuggi, 13 apr. – (Andkronos) – “Siamo del parere che bisogna partire da un partito socialista piu’ forte, ma per allargare il confronto, le convergenze, le alleanze e le intese con tutte quelle forze liberali e riformatrici, radicali, ambientaliste non fondamentaliste, che non si ritrovano nel Partito democratico come si sta costruendo”. E’ l’invito che Enrico Boselli rivolge, durante il suo intervento al Congresso di Fiuggi, a tutti i socialisti ma anche a quanti nella Quercia non vogliono seguire Piero Fassino nel Partito democratico.

“Prima di ogni altra cosa -sottolinea il leader dello Sdi- mi rivolgo ai tutti quei compagni con cui abbiamo condiviso una lunga e appassionata militanza nel Psi e nel Psdi a cominciare da chi e’ oggi qui con noi Gianni De Michelis e il suo nuovo psi, Bobo Craxi e Saverio Zavettieri con il loro movimento, Rino Formica e tanti altri”.

E inoltre, aggiunge Boselli, “e’ per noi assolutamente conseguente aprire un dialogo con tutti coloro che si pongono questo problema, da Emanuele Macaluso, a Lanfranco Turci, a Giuseppe Caldarola fino alla sinistra dei Ds, a Mussi, Angius, Salvi e Zani.Non lo facciamo con il desiderio di fomentare scissioni, ma con l’aspirazione di far si’ che la sinistra italiana non vada incontro ad un naufragio di valori e di principi”.

Apc-SDI/ DE MICHELIS: NON POSSIAMO DIRE NO A SFIDA BOSELLI

Apc-SDI/ DE MICHELIS: NON POSSIAMO DIRE NO A SFIDA BOSELLI
“Bene se va avanti su ricomposizione socialisti”

Fiuggi, 13 apr. (Apcom) – La ricomposizione della diaspora socialista è una “sfida” che deve essere accettata per forza.
Gianni De Michelis, a margine del congresso dello Sdi, commenta così la proposta di una ‘costituente socialista’ lanciata da Boselli. “Nella relazione di Boselli mi pare che la proposta riguardante la possibilità di aprire la strada a una grande forza socialista riformista sia stata fatta con grande chiarezza”, dice De Michelis. Certo, “rimangono dei punti di debolezza, soprattutto per quanto riguarda il governo Prodi e anche un giudizio sul Partito democratico troppo riduttivo perché legato solo alla piattaforma della Margherita”.

“Credo tuttavia – prosegue – che sulla questione centrale che riguarda la cosiddetta questione socialista Boselli lanci una sfida che non possa non essere da noi accettata anche se farlo significa soprattutto affrontare fino in fondo le questioni di ciò che può mettere insieme questa cosiddetta forza socialista: l’identità e il programma”. Per De Michelis, “la novità del discorso di Boselli è che si va oltre la ricomposizione della diaspora socialista. Se vorrà marciare veramente in quella direzione credo che le possibilità di ritrovarci ci siano”.

Adm

132109 apr 07

Lo Sdi a congresso, tra costituente socialista e voglia di Pd

Lo Sdi a congresso, tra costituente socialista e voglia di Pd
–IL VELINO SERA– Roma, 12 APR (Velino) – Si apre domani a Fiuggi con lo Sdi, il tour de force congressuale dei partiti del centrosinistra, che vedra’ impegnati in rapida sequenza, oltre al partito di Enrico Boselli, anche la Margherita e i Ds. Per cio’ che riguarda l’appuntamento di domani, che si protrarra’ fino al 15 aprile, il copione sembrerebbe scontato, con la presentazione di una mozione unica a firma Boselli, forte di un risultato plebiscitario ottenuto nei congressi di sezione. Ma da alcuni delegati di peso giungono segnali che inducono a pensare che il dibattito seguente alla relazione d’apertura del segretario non manchera’ di far emergere valutazioni differenti da quelle proposte dal gruppo dirigente. Come e’ noto, la linea di Boselli prevede la creazione di una costituente socialista, che, oltre a puntare alla ricomposizione della diaspora del Psi, funga da “asilo” per le componenti interne alla Quercia (in particolare quella di Gavino Angius) che non intendono aderire al Partito democratico. Un soggetto che, nei voti del segretario, dovrebbe dialogare anche con l’ala radicale dell’Unione, impegnata a sua volta nella costruzione della Sinistra europea, progetto che viaggia sull’asse Mussi-Folena-Bertinotti.
Ma proprio su questo punto si concentrano le critiche di alcuni “big” dello Sdi, decisamente orientati a far parte sin da ora della costituente del partito democratico, anche in virtu’ della comune esperienza, consumatasi nelle passate elezioni regionali ed europee, del Listone dell’Ulivo. In quest’ottica, appare rilevante la posizione del presidente della regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, il quale, interpellato dal VELINO, ha ribadito le proprie perplessita’ sull’alleanza con la sinistra radicale e ha rilanciato l’apertura al Pd, non escludendo la possibilita’ di presentare un ordine del giorno che “corregga” i contenuti della mozione Boselli. Molto dipendera’, in questo senso, dalla relazione d’apertura del segretario, ma la critica di Del Turco, se tradotta in un documento, potrebbe far emergere un dissenso che, pur non mettendo in discussione la maggioranza congressuale, apparirebbe non irrilevante. Del Turco puo’ infatti contare sul pieno appoggio dello storico leader del partito calabrese Cesare Marini e dell’ex-ministro siciliano Salvo Ando’, proveniente da due realta’ che forniscono al congresso un cospicuo numero di delegati (45 la Calabria e 52 la Sicilia, su 774 totali).
Allo stato delle cose, i congressi locali hanno visto la presentazione in Abruzzo di un ordine del giorno Del Turco, che e’ stato approvato come integrazione della mozione di maggioranza, e potrebbe quindi contare gia’ sul consenso dei 24 delegati di quella regione. Oltre alla posizione di Del Turco, vi e’ anche quella proposta da Claudio Signorile e Nerio Nesi che, da sinistra, chiedono a Boselli di escludere ogni possibilita’ di confluenza o di federazioni col Pd. In questo caso, un ordine del giorno Nesi e’ stato approvato in Molise. Non e’ ancora sciolto, invece, il nodo del rapporto con i radicali e del futuro della Rosa nel Pugno, che Boselli considera esclusivamente nella prospettiva di un'”alleanza elettorale”, ma che altri, tra cui il capogruppo alla regione Lazio Donato Robilotta – che ha annunciato polemicamente di non voler partecipare al congresso – non vorrebbero abbandonare, aprendo le porte del partito al cosiddetto “gruppo di Bertinoro”, facente capo al deputato Lanfranco Turci.
“Noi avevamo sollecitato Del Turco e Marini – dice Rapisardo Antinucci, responsabile organizzazione del partito – a presentare un documento nazionale, perche’ cio’ avrebbe fatto chiarezza”. Quanto alla possibilita’ della presentazione di un documento-Del Turco, Antinucci afferma: “Allo stato delle cose Boselli conta sul 95 per cento della platea congressuale. Poi, dipendera’ dal tipo di documento che Del Turco presentera’. Se chiede di partecipare da subito al partito democratico, a mio avviso non potrebbe raccogliere piu’ del dieci per cento, mentre se si riferisse a una prospettiva di medio termine, che passi per la ricomposizione del fronte socialista, tenendo aperto il dialogo col Pd, allora penso che non si farebbe fatica ad approvarlo”. Quanto al programma del congresso, la relazione d’apertura e’ prevista per venerdi’ alle 17,30, dopo l’intervento del presidente del Pse Poul Rasmussen. Sabato sara’ il giorno dell’intervento del premier Romano Prodi e, tra gli altri, di Fabio Mussi, Gavino Angius, Gianni De Michelis, Giuseppe Caldarola, Bobo Craxi e Lanfranco Turci. I lavori termineranno quindi domenica pomeriggio con la replica del segretario (baz) 122018 APR

UDC, CASINI AL CORSERA: “IL TERZO POLO? E’ UN’IDEA ASTRATTA”

 
(9Colonne) – Roma, 13 apr – “Il terzo Polo è un’idea astratta. Può diventare una necessità. Un rimedio”. E’ quanto afferma Pier Ferdinando Casini in una intrevista al Corriere della Sera, nel giorno in cui si apre, a Roma, il congresso dell’Udc. La prospettiva è ristrutturare il sistema politico: “Aspetto sulla riva del fiume – dice – che passino le bugie”. “Tutta la storia del cattolicesimo democratico – aggiunge – nasce da una sorta di attrazione fatale verso la sinistra perché là sventolano le bandiere della pace, là si difendono i poveri. Ma poi sono venuti Wojtyla, Ratzinger e Ruini, ad aprire una nuova stagione, a confutare l’idea della Chiesa come una grande ong”.
Sottolinea quindi di non essere “innervosito” dalla querelle con
berlusconi: “Non mi sento un perseguitato, perché non lo sono”. “Il ragionamento che sviluppa con i collaboratori – sottolinea il quotidiano – è che, se davvero l’Udc fosse irrilevante, i giornali non scriverebbero che berlusconi ha frenato sulla vicenda degli ostaggi per non lasciarle spazio”. “Non sarà la questione della leadership o dei rapporti con berlusconi che Casini incentrerà il congresso” sottolinea ancora il quotidiano ma quella che “il partito rimane alternativo alla sinistra” e “Casini resta convinto che nel ’94 Martinazzoli abbia compiuto un errore: se, d’intesa con Segni, avesse schierato la Democrazia cristiana da una parte, probabilmente berlusconi non sarebbe sceso in campo. Così come resta convinto che, se l’anno scorso l’Udc si fosse presentata da sola come voleva Follini, sarebbe andata incontro a una catastrofe numerica e politica. La prospettiva semmai è di ristrutturare il sistema politico e solo in caso di fallimento rinegoziare l’alleanza in un quadro nuovo. Con un’altra composizione, e un’altra leadership. Senza fretta, però”: “Posso permettermi – afferma – di aspettare sulla riva del fiume, in attesa che passino le bugie, le contraddizioni”. E aggiunge: “Non è detto che la normalità in Italia sia impossibile, che saremo ricattati in eterno dagli estremisti di entrambi i campi”. (SEGUE)

131104 APR 07

(9Colonne) – Roma, 13 apr – Più che ad allearsi con lui e con Mastella, preme a Casini rinfrancare il proprio elettorato: “Se siamo al 7% con questo clima, non potremo che crescere”. Del caso Mastrogiacomo Casini di dice convinto che sia un “pasticcio, di cui però è inopportuno discutere in piazza”: “L’idea di una commissione di inchiesta sui sequestri è davvero da repubblica delle banane. Quando toccò a noi occuparcene, Gianni Letta si mosse con straordinario senso dello Stato. Non a caso già l’anno scorso si pensava a lui come candidato a Palazzo Chigià“. Per quanto riguarda il referendum elettorale, “Casini è pronto a cavalcarlo, a capeggiare il no, a rivendicare la proprietà di un risultato che finirebbe comunque per legittimare il proporzionale; e magari aprire la strada al sistema tedesco, che superi le divisioni artificiali e avvicini le forze omogenee: tanto la scelta del sistema elettorale non sarà fatta ora, “ma all’ultimo momento”. A poche ore dall’avvio del congresso Casini esprime quindi rispetto per gli avversari: “Con Franceschini stiamo invecchiando insieme; ero amico della fidanzata di D’Alema, Giusi Del Mugnaio, ho sofferto con lui quando l’ha persa”. Mentre con Follini non si sentono più dopo che si è spento “un forte sentimento”.
131109 APR 07