–IL VELINO SERA– Roma, 30 APR (Velino) – L’esito del congresso del Pdci, con l’adesione al Cantiere per la sinistra unita, ha reso piu’ chiari gli assetti su cui si sta ridefinendo la geografia della maggioranza. Un quadro che, con l’opzione effettuata dal senatore Gavino Angius in favore del nuovo soggetto di Fabio Mussi e Cesare Salvi, presenta a sinistra del Pd una fisionomia decisamente polarizzata verso la sinistra radicale e che, a sole due settimane dalla fine del Congresso Sdi, pone il partito di Enrico Boselli di fronte a una prima verifica di quanto deciso. Senza l’apporto dei transfughi della Terza mozione congressuale della Quercia (sul quale il segretario dello Sdi contava), il progetto di Costituente socialista approvato nei giorni scorsi a Fiuggi sembra perdere un po’ dello slancio inziale, e la questione delle alleanze potrebbe tornare sul tavolo gia’ da venerdi’ prossimo, data per la quale e’ previsto il Consiglio nazionale. Nel frattempo, le aperture del presidente della Camera Fausto Bertinotti forniscono nuovi argomenti a chi, come il presidente della regione Abruzzo Ottaviano Del Turco e l’ex-senatore Cesare Marini, nella fase congressuale ha sottolineato il rischio di autoemarginazione e di appiattamento su posizioni massimaliste, insito nella scelta di non partecipare alla costituente del Partito democratico.
A questo proposito, tutti gli esponenti dello Sdi critici sulle opzioni esercitate a Fiuggi dal gruppo dirigente si sono dati appuntamento a Roma, all’Hotel Palatino, per il 14 maggio. In quell’occasione, alla presenza di Del Turco, Marini, Signorile e Nesi, la critica dei “filodemocratici” dovrebbe strutturarsi in un vero e proprio coordinamento nazionale, con l’intento di continuare in modo piu’ efficace la battaglia iniziata al congresso. “Se Boselli – dice Cesare Marini al VELINO – pensa di andare a dialogare con Bertinotti, rimane solo. Negli ultimi anni lo Sdi si e’ caratterizzato, anche in virtu’ dell’alleanza con Marco Pannella, come una forza liberista, e ora si parla di un cooordinamento assieme a Bertinotti e Diliberto. E’ un agire ad horas, nemmeno “alla giornata”. Anche un bambino avrebbe capito che Angius si sarebbe messo con Mussi, ben sapendo che la Costituente socialista vale piu’ o meno l’uno per cento e che sarebbe un controsenso rompere a sinistra col Pd per andare poi a destra”. Quanto alla riunione del 14 maggio, Marini conferma che “sara’ un’assemblea nazionale che fara’ un approfondimento e stabilira’ come proseguire il discorso interrotto al Congresso”. (baz) 302017 APR 07 NNNN |
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