LA STRAGE DI BOLOGNA? UN INCIDENTE DELLA RESISTENZA PALESTINESE (ANSA) – ROMA, 8 LUG – ‘Quando il Pci di Berlinguer ha optato per la linea della fermezza ero certo e consapevole che, salvo un miracolo, avevamo condannato Moro a morte’. In una intervista al ‘Corriere della Sera’ in occasione dei suoi 80 anni, il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga racconta i fatti che hanno segnato la sua lunga carriera politica, dagli anni di piombo, a Tangentopoli, fino al Pd di Veltroni, ‘perfetto doroteo che parla bene senza dire nulla’. Cossiga difende la sua scelta di non trattare con le Br per la liberazione di Moro: ‘Io – dice – ero e resto convinto che lo Stato sia un valore. Per Moro non era cosi’: la dignita’ dello Stato, come ha scritto, non valeva l’interesse del suo nipotino’.
L’ex presidente della Repubblica ripete anche la sua verita’ sulla strage di Bologna: ‘Fu un incidente accaduto agli amici della ‘resistenza palestinese”, che ‘si fecero saltare colpevolmente una o due valigie di esplosivo’. La condanna di Mambro e Fioravanti arrivo’, quindi, perche’ ‘nella rossa Bologna la strage doveva essere fascista’.
Cossiga si dice anche convinto che ‘la Cia e gli Stati Uniti non siano stati estranei a Tangentopoli, cosi’ come alle disgrazie di Andreotti e di Craxi’, che sono stati ‘i piu’ filopalestinesi tra i leader europei. I miliardi di All Iberian furonono dirottati da Craxi all’Olp. E questo a Fort Langley non lo dimenticano’.
Infine uno sguardo all’attualita’ e al Partito Democratico: ‘Ma che cos’e’? – si chiede – Io mi iscriverei meglio a ReD, il movimento di D’Alema, di cui ho disegnato anche il logo: un punto rosso cerchiato oro’. (ANSA